martedì 20 marzo 2007

Pagliacci con la penna - 3


Non sono in vacanza e no, non ho abbandonato il Blog. Semplicemente mi è accaduta una cosa che non mi accadeva da tempo. Negli ultimi 3 o 4 giorni, ho utilizzato quasi tutto il pochissimo tempo libero da lavoro e famiglia per LEGGERE. E no, niente porno. Sto leggendo un LIBRO. Sono sempre stato un avido lettore ma a 'sto giro sono veramente intrigato. Il libro in questione è uscito alla fine del 2006 ma, nel mio esilio d'oltremare, è arrivato solo pochi giorni fa....si tratta del "La scomparsa dei fatti" di Marco Travaglio uscito per i tipi del Saggiatore.

Per chi ha seguito e apprezzato i miei precedenti post sui pennivendoli e le loro malefatte questo libro è IMPERDIBILE. Ripeto IMPERDIBILE! Se serve saltate un paio di colazioni al bar o, anzi meglio, EVITATE DI COMPRARE QUOTIDIANI PER UN PAIO DI SETTIMANE che cosí lanciate pure un messaggio ai pennivendoli e, dopo avere risparmiato 15 eurini, li investite in questo libro.

In tutta onestà, a me Travaglio non è mai stato simpatico per tanti, troppi, motivi, e soprattutto perchè, alla fine dei conti anche lui è un giornalista... ma questo non toglie che anche solo per scriverle certe cose in Italia ci vogliano DUE PALLE COSI'.

Dalla premessa:

«C’è chi nasconde i fatti perché non li conosce, è ignorante, impreparato, sciatto e non ha voglia di studiare, di informarsi, di aggiornarsi. C’è chi nasconde i fatti perché ha paura delle querele, delle cause civili, delle richieste di risarcimento miliardarie, che mettono a rischio lo stipendio e attirano i fulmini dell’editore, stufo di pagare gli avvocati per qualche rompicoglioni in redazione. C’è chi nasconde i fatti perché altrimenti non lo invitano più in certi salotti, dove s’incontrano sempre leader di destra e leader di sinistra, controllori e controllati, guardie e ladri, puttane e cardinali, principi e rivoluzionari, fascisti ed ex lottatori continui, dove tutti sono amici di tutti ed è meglio non scontentare nessuno. C’è chi nasconde i fatti perché contraddicono la linea del giornale. C’è chi nasconde i fatti anche a se stesso perché ha paura di dover cambiare opinione. C’è chi nasconde i fatti perché così, poi, magari, ci scappa una consulenza col governo o con la Rai o con la regione o con il comune o con la provincia o con la camera di commercio o con l’unione industriali o col sindacato o con la banca dietro l’angolo. C’è chi nasconde i fatti perché è nato servo e, come diceva Victor Hugo, “c’è gente che pagherebbe per vendersi”.....»

E la lista va avanti e avanti e avanti... se un incipit come questo non vi basta per correre in libreria togliete pure il link di questo blog dai vostri preferiti.

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